Primi commenti alla Composizione Negoziata della Crisi

Quaderno Knos n. 18 dell'UNGDCEC - Giugno 2022

Premessa sui primi commenti alla Composizione Negoziata della Crisi e primi orientamenti della Giurisprudenza di merito

La “Composizione Negoziata per le soluzioni della crisi d’impresa” rappresenta uno strumento molto efficace per il risanamento dell’impresa e in questo è di fondamentale importanza il supporto dell’esperto indipendente, che deve agevolare le trattative con i creditori e gli altri soggetti interessati.

La relazione al D.L. 118/2021 evidenzia come il nuovo istituto interviene “nella attuale situazione di generalizzata crisi economica causata dalla pandemia da SARS-CoV-2 per fornire alle imprese in difficoltà nuovi strumenti per prevenire l’insorgenza di situazione di crisi o per affrontare e risolvere tutte quelle situazioni di squilibrio economico-patrimoniale che, pur rivelando l’esistenza di una crisi o di uno stato di insolvenza, appaiono reversibili”.

Lo stesso Consiglio Nazionale, in un recente comunicato, ha lanciato un allarme prevedendo l’esplosione nei prossimi mesi delle sofferenze di famiglie ed imprese, augurandosi la prosecuzione delle misure di sostegno economico e finanziario adottate per fronteggiare la crisi pandemica e la concessione di ulteriori forme di rateizzazione dei debiti tributari e contributivi ma è ben noto che la dilazione può essere una soluzione efficace solo in isolate casistiche.

Il nuovo strumento offerto dal Legislatore sebbene appaia “meno oneroso” e invasivo rispetto a quanto già previsto nel CCII perché è stato pensato per consentire alle imprese di restare sul mercato superando la difficoltà momentanea, stenta a decollare come testimoniano i dati di Unioncamere che rilevano al 22 aprile 2022 dunque a cinque mesi dall’entrata in vigore della CNC, la presenza di sole 175 istanze.

Italia Oggi, in un recentissimo articolo del 25 aprile, ipotizza quale causa di mancato decollo della CNC lo scettiscismo e il pregiudizio diffuso tra i professionisti del settore circa le modalità di avvio della procedura, i tempi di valutazione della stessa e le incertezze di ottenimento delle misure protettive. Infatti, per avviare la Composizione Negoziata l’imprenditore deve produrre, obbligatoriamente, alcune certificazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS ma seguendo i protocolli ordinari, attualmente, possono essere necessari anche più di due mesi per ottenerle. Come è noto, per le imprese in difficoltà i tempo è un fattore determinante e sarà necessario raccordare questa esigenza di tempestività con la disponibilità in tempi più rapidi della documentazione resa dagli enti.